Lo yogurt caprino deriva dal latte di capra: la sua secrezione lattea è di tipo apocrino, i valori ottimali di cellule somatiche oscillano tra 500.000 e 100.000. La sua carica batterica è influenzata della dieta dell’animale, dall’inquinamento, dall’ambiente di allevamento, dal processo tecnologico: igiene durante la mungitura e attrezzature utilizzate dall’operatore ma, da sottolineare, l’importanza della conservazione del latte e del suo trasporto fino alla sua lavorazione.
Una delle differenze rispetto allo yogurt derivante dal latte vaccino, è nell’affioramento del grasso durante la stasi di fermentazione. Infatti, nel latte vaccino, viene utilizzata l’omogeneizzazione, per mediante la quale viene ridotto il diametro dei globuli di grasso per evitare l’affioramento della crema (che provocherebbe una difformità dello yogurt). Per lo yogurt caprino, che ha globuli più piccoli, si può evitare la sopracitata tecnica aumentando cosi la qualità del processo tecnologico.
Il sapore e l’aroma, risultano essere unici e peculiari: i componenti volatili sono rappresentati soprattutto da aldeidi, chetoni, esteri, alcoli e composti solforati che generano il caratteristico “sapore” e sono influenzati da :
– cellule somatiche.
– contenuto di acidi grassi liberi.
– tipo di alimentazione dell’animale.
É ricco di vitamine, sia idrosolubili (vitamine del gruppo B) che liposolubili (vitamina A e D e tracce di vitamina K).
Ricco di sali minerali come calcio, magnesio, fosforo (in quantità maggiori rispetto allo yogurt vaccino).
Lo yogurt caprino risulta quindi essere un “elisir di benessere” per la nostra microflora intestinale, aiutando cosi, a mantenere in salute sia il microbiota dell’intestino che quello della pelle!
É consigliato soprattutto nella dieta degli sportivi, donne in gravidanza, allattamento, in casi di sarcopenenia (deplezione di massa muscolare e magra), anziani, diabetici, bambini e adolescenti e chi inoltre presenta una digestione difficoltosa.